mercoledì

Ospedali nasi e altre contingenze...

Scrivo dall'ospedale dove Fra è in sala operatoria per tonsillectomia, palatoplastica, rinoplastica e altro... 
Che si sono rese necessarie per le apnee notturne, i continui disagi nasali e della gola, il russare fortissimo da arrecare disturbo ai vicini, eccetera eccetera.
L'ospedale come al solito è un luogo che mi induce riflessioni e pensieri, di solito abbastanza positivi. Ammiro molto chi come medici e infermieri si rende protagonista dell'aiuto alle persone, e fà del suo meglio, vedo molti dotati di pazienza amore e comprensione. 
Certo l'organizzazione è un po' carente, certo il trattamento non è a quattro stelle, ma va bene lo stesso, cerchiamo di adattarci e di non protestare, tanto è inutile.

Un bacio a tutti

lunedì

DIVENTIAMO CIO' CHE LEGGIAMO!

Lasciatemi ripetere e spiegare meglio: diventiamo ciò che leggiamo, o vediamo, o ascoltiamo... volontariamente! 


Qualche tempo fa mi ha inviato un messaggio una ragazza che stava leggendo uno dei miei libri pubblicati su Amazon. 
Mi ha fatto un grande piacere sentire che, nonostante stesse passando un brutto momento della sua vita, le mie parole la stavano aiutando a cambiare qualcosa e approfittare della situazione per crescere e migliorare.
Questo mi ha fatto pensare. Se, quando ho deciso di scrivere, mi fossi arresa, o non fossi riuscita a pubblicare, quella persona avrebbe avuto un aiuto in meno per la sua crescita personale.
Se lei non avesse cercato aiuto nei libri, essendo così proattiva, non avrebbe avuto accesso a molti strumenti di crescita e di miglioramento.
Ma... a monte: se io non avessi letto ogni libro disponibile, non avrei superato brillantemente quel momento così brutto della MIA vita e non avrei avuto mai l'idea di poter aiutare altre donne a superare situazioni simili.
Quindi attraverso la lettura di libri di autoaiuto sono arrivata all'idea che si può, anzi meglio si deve prendersi cura della propria vita, delle nostre reazioni alle circostanze che che ci accadono. Sono profondamente grata a scrittori come W.Dyer, A.Robbins, G.C.Giacobbe, R.Re, e molti altri, per avermi dato le parole giuste al momento giusto!
E ritengo di dover, almeno nel mio piccolo aiutare altre persone a fare altrettanto.
Tutti i giorni dedico una piccola parte del mio tempo a leggere, ascoltare, vedere libri, audiolibri, video motivazionali, e a progettare i miei libri nei quali cerco di restituire qualcosa di ciò che ho assorbito.
Buona vita a tutti

Rosanna

domenica

VOGLIO DIVENTARE PROATTIVA!

Nel 1946 la parola proattività diventa di dominio pubblico grazie al libro “Man's Search for Meaning” (L'uomo alla ricerca di significato). L'autore, il neuropsichiatra esistenziale austriaco Dott. Viktor Frankl, ha usato il termine per descrivere una persona che assume la responsabilità della propria vita, piuttosto che cercare le cause in circostanze esterne o in altre persone. Frankl ha sottolineato l'importanza del coraggio, della perseveranza, della responsabilità individuale e della consapevolezza dell'esistenza di scelte, indipendentemente dalla situazione o dal contesto” (Wikipedia)
Su Frankl, che ha scitto “Uno psichiatra nei lager” farò un post più avanti perché è un personaggio che mi appassiona.
La proattività è uno dei miei obiettivi, anzi uno dei massimi obiettivi che un essere umano dovrebbe porsi. L'essere umano ha due scelte: essere REATTIVO oppure PROATTIVO.
Reattivo: reagisco alle circostanze esterne, se vivo in un mondo duro divento duro, se c'è traffico mi arrabbio e innervosisco, se le persone sono cattive satò cattiva anche io, o mi deprimo o comunque soffro.

Proattivo: reagisco alle circostanze esterne nel senso che le anticipo, le creo, modifico me stesso nel senso che sono io in prima persona ad intervenire sulle persone e avvenimenti che mi circondano. Cerco di essere sempre consapevole che sono io lo scrittore della mia storia, e non le circostanze esterne; ho la responsabilità di come mi sento e di come sto. Non posso modificare la situazione, ma posso modificare la mia reazione ad essa, accettare responsabilità e conseguenze delle mie azioni o non azioni.

sabato

MINIMALISMO

Il minimalismo è una corrente che secondo Wikipedia è nato dopo gli anni sessanta del secolo scorso nel panorama artistico, a contrasto con l'arte pop, ricercando forme semplici ed essenziali e volumi netti e monocolori. Esempio di scultura minimalista:
Altri esempi erano cubi o parallelepipedi neri che non mi sembravano molto interessanti.
Ma quello che interessa a me in modo particolare è lo "stile di vita minimalista" altresì detto "semplicità volontaria" cioè (sempre da Wikipedia) : 
Si tratta di una concezione di vita dove si tende a possedere, a volere e fare solo quello che davvero è necessario, pertanto essenziale.
Al contrario di come la società concepisce il concetto di minimalismo, come stile di vita, dall'esterno, non si tratta solo di non possedere niente e quindi vivere in uno spazio vuoto o sterile e possedere un numero predefinito di oggetti. Lo stile di vita, si ispira a ciò da cui l'arte stessa ha preso spunti, ovvero la filosofia zen giapponese e dunque comprende non solo lo spazio fisico, ma anche mentale.
È un modo per evadere agli eccessi del mondo che ci circonda — gli eccessi del consumismo, del materiale che si possiede, del disordine, dell'avere troppe cose futili che portano alla confusione. Quindi è sottinteso che dia un senso di libertà sia a livello fisico (per l'assenza di oggetti fisici, che potrebbero rendere l'ambiente in cui ci si trova opprimente) che mentale (praticando, ad esempio, la meditazione).
Questo stile di vita permette di concentrare le proprie forze e la propria mente sulle cose più umili ed accessibili all'umano, cose che danno senso e valore alla vita.

Il sito più pertinente è quello americano https://www.theminimalists.com/

Il mio ricordo è andato a molti anni fa, nella mia vita precedente, quando avevo anche aperto forse un blog dal titolo, mi sembra, "volontaria semplicità". Ho provato a cercarlo ma penso fosse su una qualche piattaforma sparita secoli fa... Ma lo stile di vita minimal mi attira da sempre.

La mia attuale casa è stata un tentativo di andare verso una semplicità che non credo di avere ancora raggiunto ma che cerco dal profondo di me stessa.

Per me, che sono una multipotenziale, è molto difficile tendere ad una vita zen, ed avere stanze vuote, libere dai miei innumerevoli progetti in corso, ma ci provo e continuo a provarci!